Spazio Tadini

Spazio Tadini è luogo di eventi culturali nel panorama milanese. Si colloca in uno dei primi edifici in cemento armato del Novecento, tra le mura di una ex tipografia storica della città e dello studio che fu di uno dei più amati pittori e scrittori milanesi: Emilio Tadini. Oggi è un luogo che da spazio all’arte, alla musica, alla narrativa, alla poesia, alla saggistica, al teatro, alla danza e ai dibattiti culturali. In via Jommelli 24, a pochi passi da Piazzale Loreto, già nei primi due anni di vita si sono susseguiti più di 200 eventi. A Spazio Tadini si sono incontrati decine di artisti, sono nate idee e progetti che hanno messo in relazione arti diverse. Questo in una dimensione umana e temporale che ricorda quella Milano della ricostruzione del dopoguerra e del boom economico in cui nascevano case editrici, riviste e grandi e piccoli luoghi d’arte che vennero del resto molto copiati anche all’estero.
Spazio Tadini nasce in omaggio all’amore di Emilio Tadini per la cultura e l’arte su iniziativa di Francesco Tadini, suo figlio, e Melina Scalise. In questo luogo, c’è molto di lui, ci sono i suoi quadri, la sua nicchia dello studio con il lavello e i pennelli ancora intatta, ma tutto ciò che sta intorno è cambiato. Non è un luogo della memoria, ma è vitale e propositivo aperto agli artisti e alla cultura così come lui era attento ai giovani e alle avanguardie.  Oggi il suo atelier ospita opere di artisti giovani e meno giovani, noti e meno noti, italiani e stranieri. L’ecletticità che ha contraddistinto il suo lavoro è stata traslata in un luogo fisico: Spazio Tadini.
Il successo di Spazio Tadini si misura dal numero di eventi e dalle migliaia di iscritti alla nuewsletter che, ogni settimana, ricevono il calendario degli appuntamenti culturali. Sono passati da Spazio Tadini artisti di talento a livello internazionale. Sono passati decine e decine di scrittori. Ha ospitato compagnie teatrali e dato luogo a dibattiti e approfondimenti. Promettenti artisti contemporanei hanno avuto occasione di esporre la loro arte davanti ad un pubblico molto numeroso.
In un unico luogo le persone possono trovare più proposte e stimoli artistici. Si può visitare una mostra personale, una collettiva, ascoltare musica, vedere uno spettacolo, discutere sull’argomento di un libro, partecipare ad un dibattito sui temi di attualità.
Al progetto culturale di Francesco Tadini e Melina Scalise, nel 2010, si è unita ufficialmente, divenendo socia, Federicapaola Capecchi, coreografa, che con loro porta avanti, già da prima e da tempo, diversi progetti legati all’arte ma soprattutto un lavoro di ricerca, qualità, accessibilità e valorizzazione della danza.