Giona in un affresco nelle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, Roma |
Giona nella Cappella Sistina, dipinto da Michelangelo |
A parte il fatto che l'impresa era tanto piacevole quanto andare a offrire uno zuccherino a dei leoni, l'ordine di Jeova indicava segretamente il Profeta: come? Andare a rivelare la verità soprannaturale a quel popolo sanguinario e sterminatore!. Per questa disobbedienza Giona fu punito. Così Dio volle insegnare l'universalità della sua parola e che a tutti gli uomini è offerta la salvezza. Giona, obbedendo infine al comando di Dio e recandosi, nonostante tutto, dagli odiati Niniviti per portar loro una parola di misericordia, non è perciò, in anticipo, un testimone di Cristo, il messaggero del "perdona al tuo nemico"?
Questo Giona uscito dal ventre del pesce il terzo giorno, non è, più chiaramente ancora, l'annuncio di colui che, pure il terzo giorno, sfuggirà al mostro del sepolcro, nella luce della Resurrezione? "Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra." ( Nuovo Testamento - Matteo XII,40)
E il "segno di Giona", citato profeticamente da Cristo (Matteo, XIII,39; Luca, XI,29) farà celebre questo personaggio nelle comunità cristiane primitive: nelle catacombe, sui sarcofaghi delle prime generazioni, si vedrà molto spesso un mostro, una specie di fantastico serpente di mare, dalla cui bocca esce fuori un piccolo uomo nero, che è l'uomo di Dio.
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