sabato 17 settembre 2016

Giona nell'Antico Testamento e nelle comunità cristiane primitive

Giona
Giona in un affresco nelle Catacombe
dei Santi Marcellino e Pietro, Roma
Giona: il Profeta nell'Antico Testamento e nelle comunità cristiane primitive. Personaggio biblico, Giona è protagonista della breve libro dell'Antico Testamento che porta il suo nome. È una storia meravigliosa quella del Profeta che, come tutti sanno, visse tre giorni nel ventre di un pesce (la Bibbia, non dice che fosse una balena!) Il cui significato è ricco di grandi insegnamenti. Si doveva raccontarla, questa storia, circa nel secolo VIII avanti la nostra era, nei ceti popolari d'Israele, dando ad essa il significato di una promessa: Dio che aveva strappato Giona alle viscere del mostro non avrebbe protetto anche il suo popolo, non l'avrebbe pure strappato al mostro assiro. A inghiottirlo?

Giona
Giona nella Cappella Sistina,
dipinto da Michelangelo
Ma se ne può trarre anche un altro insegnamento. "Alzati, aveva comandato il signore, va a Ninive (tra le più note città antiche, posta sulla riva sinistra del Tigri, a Nord della Mesopotamia), la grande città, e predica contro di essa! Avvertila di cambiare costumi, altrimenti io distruggerò!".
A parte il fatto che l'impresa era tanto piacevole quanto andare a offrire uno zuccherino a dei leoni, l'ordine di Jeova indicava segretamente il Profeta: come? Andare a rivelare la verità soprannaturale a quel popolo sanguinario e sterminatore!. Per questa disobbedienza Giona fu punito. Così Dio volle insegnare l'universalità della sua parola e che a tutti gli uomini è offerta la salvezza. Giona, obbedendo infine al comando di Dio e recandosi, nonostante tutto, dagli odiati Niniviti per portar loro una parola di misericordia, non è perciò, in anticipo, un testimone di Cristo, il messaggero del "perdona al tuo nemico"?
Questo Giona uscito dal ventre del pesce il terzo giorno, non è, più chiaramente ancora, l'annuncio di colui che, pure il terzo giorno, sfuggirà al mostro del sepolcro, nella luce della Resurrezione? "Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra." ( Nuovo Testamento - Matteo XII,40)
 E il "segno di Giona", citato profeticamente da Cristo (Matteo, XIII,39; Luca, XI,29) farà celebre questo personaggio nelle comunità cristiane primitive: nelle catacombe, sui sarcofaghi delle prime generazioni, si vedrà molto spesso un mostro, una specie di fantastico serpente di mare, dalla cui bocca esce fuori un piccolo uomo nero, che è l'uomo di Dio.

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