sabato 14 aprile 2012

Francesco Tadini legge la poesia Me ne vado per una strada stretta, audiolibri Spazio Tadini

Francesco Tadini: Me ne vado per una strada stretta (segue il testo della poesia). Francesco Tadini registra questi audio per un archivio che Spazio Tadini (l'associazione Spazio Tadini è attualmente presieduta e diretta da Melina Scalise, che cura e pubblica anche questi video, frammenti / audiolibri) dedica proprio a Emilio Tadini. Date un'occhiata a http://francescotadini.net/ e a http://friplot.wordpress.com/ , a http://community.metrocult.it/profile/FrancescoTadini per conoscere meglio l'archivio Tadini. Grazie a tutti da Francesco Tadini, che invita a seguire i programmi di Spazio Tadini (Spazio Tadini ha anche un canale video Youtube). -

 Me ne vado per una strada stretta
pensando cosa farò poi poi...
Organizzando la mia vendetta
contro cumuli di memoria nera

 Sogni bianchi del mattino, fate, fiabe, lucine...
 ho recitato per voi ho deviato tante volte
inerme pragmatico pupo...

 Me ne vado per una strada stretta
 pedone di questa periferia
dove la tolla, la carta, la buccia
crescono in macchia, di crosta e colori - ignoto pantone

 Un ragazzo giubbotto di nylon
 incrocia ansimando, rosso, grasso emana certezza
mi fermo mi vede

 Alza la mano che non ha in tasca
con l'aria di chi voglia indicare in alto più in alto
tac batte il tempo, di schiocco poi va

 Mi volto a seguire di tacco, lo schiocco
un rito il suo passo
una danza di strada
che prende a chi resta
come un allocco la pancia, la testa un'epifania!
ci resto di sasso son preso rapito banale e stordito
...riprendo il cammino, vado via, via...

 Tornandomi in testa il sapore dello shampoo -- capelli sfibrati
 l'odore dei giornali bagnati dalla pioggia/non pioggia milanese
provo a riprendere, a rianimare pensieri quadrupedi e bla bla...

 Una vecchia luna artritica
corregge il profilo dell'ortomercato
incollata a un banco di nebbia.
La carcassa di un letto matrimoniale
sembra far dama di compagnia
all'unico cespuglio della striscia di campo che corre accanto ai grossi Tir, odorosi di frutta.

 Me ne torno per una strada larga
pensando cosa farò poi poi...
All'ambizione di sapere chi sei
All'ascolto, nelle tue mani...

 E' sera. Milano capisce e si accende.


 - Francesco Tadini

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